- Versione
- Scarica 0
- Dimensioni file 1.88 MB
- Conteggio file 1
- Data di Pubblicazione 11 Novembre 2021
- Ultimo aggiornamento 11 Novembre 2021
Piazza del Plebiscito (giร largo di Palazzo o Foro Regio) รจ una piazza di Napoli posizionata al termine di via Toledo, non appena oltrepassata piazza Trieste e Trento.
Ubicata nel centro storico, tra il lungomare e via Toledo, con una superficie di circa 25 000 metri quadrati la piazza si presenta come una delle piรน grandi della cittร e d’Italia e per questo รจ quella piรน utilizzata per le grandi manifestazioni. Sono molte le storie e giochi poplari, da scoprire, legati a questa piazza.
Il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) รจ un museo statale italiano. In virtรน del suo ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti, disposti su una superficie espositiva di 12.650 mยฒ, รจ considerato uno dei piรน importanti musei archeologici al mondo, se non il piรน importante per quanto riguarda l’arte romana.
Il museo รจ costituito da collezioni private acquisite o donate alla cittร nel corso dei secoli, quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli. I nuclei principali sono tre:
Gli importanti lavori di restauro e di ristrutturazione dell’edificio avviati nel 2012 consentiranno la realizzazione di una riorganizzazione globale delle collezioni secondo criteri espositivi nuovi, permettendo inoltre che alcune raccolte rimaste escluse dalla visita per decenni, possano trovare definitiva sistemazione dentro l’edificio.
I reperti da molto tempo non piรน esposti al pubblico riguardano la numismatica ed una ricca parte della statuaria pompeiana: si stima che i pezzi in deposito siano in quantitร tre volte superiore rispetto a quelli esposti e che gli stessi occupino allo stato attuale tre livelli dei sotterranei del palazzo ed un piano del sottotetto.
La certosa di San Martino รจ un’area palaziale di Napoli situata sulla collina del Vomero, accanto al castel Sant’Elmo. Costituisce in assoluto uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della cittร e uno dei piรน riusciti esempi di architettura e arte barocca assieme alla reale cappella del Tesoro di san Gennaro, nonchรฉ fulcro della pittura napoletana del Seicento.
Conta circa cento sale, due chiese, un cortile, quattro cappelle, tre chiostri e giardini pensili. Cronologicamente รจ la seconda certosa della Campania essendo nata diciannove anni dopo quella di San Lorenzo a Padula e quarantasei prima di quella di San Giacomo a Capri.
Dopo l’Unitร d’Italia ha assunto il titolo di monumento nazionale e dal 1866 ospita il Museo nazionale di San Martino, nato con lo scopo di raccontare la storia artistica e culturale della cittร .
La cappella Sansevero (detta anche chiesa di Santa Maria della Pietร o Pietatella) รจ tra i piรน importanti musei di Napoli. Situata nelle vicinanze della piazza San Domenico Maggiore, questa chiesa, oggi sconsacrata, รจ attigua al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero, da questo separata da un vicolo una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere privatamente al luogo di culto.
La cappella ospita capolavori come il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, conosciuto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che quasi si adagia sul Cristo morto, la Pudicizia di Antonio Corradini e il Disinganno di Francesco Queirolo, ed รจ nel suo insieme un complesso singolare e carico di significati. Essa ospita anche numerose altre opere di pregiata fattura o inusuali, come le macchine anatomiche, due corpi totalmente scarnificati dove รจ possibile osservare, in modo molto dettagliato, l’intero sistema circolatorio.
Oltre a essere stato concepito come luogo di culto, il mausoleo รจ soprattutto un tempio massonico carico di simbologie, che riflette il genio e il carisma di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, committente e allo stesso tempo ideatore dell’apparato artistico settecentesco della cappella.
Via San Gregorio Armeno รจ una strada del centro storico di Napoli, celebre turisticamente per le botteghe artigiane di presepi.
La strada che popolarmente รจ chiamata san Liguoro, risulta essere uno degli stenopori (dal gr.: stenosi, restringimento, e poros, passaggio) tipici dell’architettura urbanistica greca la quale caratterizza tutto il centro antico di Napoli. In quanto stenoporos (cardine nell’urbanistica romana), la via fungeva da collegamento tra le due plateiai (dal gr.: plateia piazza) la plateia maggiore (attuale via dei Tribunali) e quella inferiore (odierna Spaccanapoli). Le due principali strade dell’antica Neapolis (dal gr. “Cittร Nuova”), l’odierna Napoli, erano dunque congiunte perpendicolarmente proprio da questa strada, all’altezza della Basilica di San Paolo Maggiore, dove sorgeva l’agorร .
Il Museo nazionale di Capodimonte รจ un museo di Napoli, ubicato all’interno della reggia omonima, nella localitร di Capodimonte: ospita gallerie di arte antica, una di arte contemporanea e un appartamento storico.
ร stato ufficialmente inaugurato nel 1957, anche se le sale della reggia hanno ospitato opere d’arte giร a partire dal 1758. Conserva prevalentemente pitture, distribuite largamente nelle due collezioni principali, ossia quella Farnese, di cui fanno parte alcuni grandi nomi della pittura italiana e internazionale (tra cui Raffaello, Tiziano, Parmigianino, Bruegel il Vecchio, El Greco, Ludovico Carracci, Guido Reni), e quella della Galleria Napoletana, che raccoglie opere provenienti da chiese della cittร e dei suoi dintorni, trasportate a Capodimonte a scopo cautelativo dalle soppressioni in poi (Simone Martini, Colantonio, Caravaggio, Ribera, Luca Giordano, Francesco Solimena). Importante anche la collezione di arte contemporanea, unica nel suo genere in Italia, in cui spicca Vesuvius di Andy Warhol.
Napoli sotterranea รจ un complesso di cunicoli e cavitร scavate nel tufo poste nel sottosuolo di Napoli; vi si trovano soprattutto innumerevoli forme di ambienti ed architetture classiche, greche e romane.
Propriamente Napoli sotterranea รจ il nome dell’associazione costituita dallo spelologo Vincenzo Albertini che si occupa della parte di acquedotto e delle cisterne accessibili da piazza San Gaetano e della parte visitabile del teatro dell’Anticaglia.
Il suo nome deriva dall’omonimo libro scritto nel 1889 dall’ingegnere Guglielmo Melisurgo, il quale si definรฌ ipogeo per la sua attivitร di ispezione dell’infinita rete di cavitร della cittร .
Il duomo di Napoli, il cui nome ufficiale รจ cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, รจ una basilica monumentale nonchรฉ duomo e sede dell’arcidiocesi della cittร di Napoli.
Il duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici, e ingloba a mo’ di cappelle laterali altri due edifici di culto sorti autonomamente rispetto alla cattedrale: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero piรน antico d’Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della cittร .
Si tratta di una delle piรน importanti e grandi chiese della cittร , sia da un punto di vista artistico, essa รจ di fatto la sovrapposizione di piรน stili che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco,che sotto un profilo culturale, ospitando infatti tre volte l’anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro.
Il Palazzo Reale di Napoli รจ un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov’รจ posto l’ingresso principale: l’intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton.
Fu la residenza storica dei vicerรฉ spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all’inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell’Unitร d’Italia, dei Savoia: ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, รจ adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed รจ sede della biblioteca nazionale.
Il Palazzo Reale รจ stato costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858: alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti come Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti.
Ideale per gli amanti delle lunghe passeggiate e dell’urban trekking, il Petraio รจ una zona di Napoli che prende il nome dell’omonimo borgo (Gradini del Petraio, Discesa del Petraio, Vico del Petraio, Largo del Petraio, Rampe del Petraio, Salita del Petraio, Via Filippo Palizzi e Via Achille Vianelli) sulla collina del Vomero.
Il termine Petraio non deriva dal nome di una cava di pietre, ma da un luogo dove le piogge alluvionali depositano i ciottoli; il tracciato della salita ricalca il tracciato di uno dei tanti alvei alluvionali del Vomero, dove successivamente venne realizzato un borgo che con il passare degli anni รจ diventato un luogo per famiglie benestanti, oggi nel quartiere sono presenti architetture di Liberty napoletano realizzate nei primi anni del XX secolo. La zona รจ collegata al Corso Vittorio Emanuele con la Salita del Petraio nonchรฉ con i Gradoni Santa Maria Apparente e collegato al quartiere Vomero con Via Filippo Palizzi e con i Gradini del Petraio.
La basilica di Santa Chiara, o il monastero di Santa Chiara, รจ un edificio di culto monumentale di Napoli, tra i piรน importanti e grandi complessi monastici della cittร .
La basilica ha il suo ingresso su via Benedetto Croce (decumano inferiore), sorgendo sul lato nord-orientale di piazza del Gesรน Nuovo, di fronte alla chiesa omonima ed adiacente a quella delle clarisse, un tempo quest’ultima facente parte del complesso monastico di Santa Chiara.
Si tratta della piรน grande basilica gotico-angioina della cittร , caratterizzata da un monastero che comprende quattro chiostri monumentali, gli scavi archeologici nell’area circostante e diverse altre sale nelle quali รจ ospitato l’omonimo Museo dell’Opera, che a sua volta comprende nella visita anche il coro delle monache, con resti di affreschi di Giotto, un grande refettorio, la sacrestia ed altri ambienti basilicali.
Il Real Teatro di San Carlo, noto anche come Teatro di San Carlo o Teatro San Carlo, piรน semplicemente chiamato San Carlo, รจ il teatro lirico di Napoli. Fondato nel 1737, รจ il piรน antico teatro d’opera del mondo ad essere tuttora attivo, primo teatro italiano ad istituire una scuola per la danza; anticipa di 41 anni il Teatro alla Scala di Milano e di 55 anni il Teatro La Fenice di Venezia.
In origine, poteva ospitare 3285 spettatori, poi ridotte a 1386 in seguito alle normative sulla sicurezza. Conta una vasta platea (22ร28ร23 m), cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo piรน un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico (34ร33 m).
Date le sue dimensioni, struttura e antichitร รจ stato modello per i successivi teatri d’Europa.
Affacciato sull’omonima via e, lateralmente, su piazza Trieste e Trento, il teatro, in linea con le altre grandi opere architettoniche del periodo, quali le grandi regge borboniche, fu il simbolo di una Napoli che rimarcava il suo status di grande capitale europea.
Il Teatro San Carlo รจ stato inserito dall’UNESCO tra i monumenti considerati Patrimonio dell’Umanitร .
Il Museo d’arte contemporanea Donnaregina (Madre) รจ ubicato nello storico Palazzo Donnaregina, in via Luigi Settembrini a Napoli.
Il museo ha una superficie complessiva di 7.200 m2 di cui 2660 m2 sono destinati alle aree espositive, รจ dotato di una libreria dedicata, una biblioteca, di laboratori didattici, un auditorium, un ristorante e una caffetteria.
Il Palazzo Mannajuolo รจ un palazzo di Napoli ubicato in via Filangieri, nel quartiere Chiaia, e rappresenta uno dei piรน riusciti esempi di architettura liberty della cittร .
L’edificio fu realizzato e progettato da Giulio Ulisse Arata con la collaborazione degli ingegneri Gioacchino Luigi Mellucci e Giuseppe Mannajuolo (quest’ultimo proprietario del suolo edificato), utilizzando una delle piรน moderne tecniche di costruzione: il calcestruzzo armato.
Il palazzo venne eretto tra il 1909 e il 1911.
La struttura รจ influenzata dalle esperienze moderniste e dalla scelta di utilizzare un linguaggio locale, come l’adozione di neobarocchismi dell’architettura napoletana del Seicento e del Settecento. In particolare, quest’ultima scelta si manifesta nell’impostazione scenografica dell’edificio, che si innalza sul fondo di via dei Mille.
La composizione รจ impostata sulla parte centrale di matrice ellissoidale, caratterizzata dal gioco di pieni e vuoti e dalla presenza di grandi vetrate; nella parte centrale dell’edificio รจ alloggiata la scala principale ancora ellissoidale, in marmo a sbalzo e con balaustra in ferro battuto.
Nel 2017 vi sono state girate alcune scene del film Napoli velata del regista Ferzan รzpetek.
Castel Sant’Elmo รจ un castello medievale, adibito a museo, sito sulla collina del Vomero nei pressi di San Martino a Napoli. Un tempo era denominato Paturcium e sorge nel luogo dove vi era, a partire dal X secolo, una chiesa dedicata a Sant’Erasmo (da cui Eramo, Ermo e poi Elmo). Questo possente edificio (il primo castello per estensione della cittร ), in parte ricavato dalla viva roccia (tufo giallo napoletano), trae origine da una torre d’osservazione normanna chiamata Belforte. Per la sua importanza strategica, il castello รจ sempre stato un possedimento molto ambito: dalla sua posizione (250ย m s.l.m.) si puรฒ osservare tutta la cittร , il golfo, e le strade che dalle alture circostanti conducono alla cittร .
La galleria Umberto I รจ una galleria commerciale costruita a Napoli tra il 1887 e il 1890. ร dedicata a Umberto I d’Italia, come omaggio al Re e in ricordo della sua generosa presenza durante l’epidemia di colera del 1884, che mostrรฒ l’esigenza di un “Risanamento” della cittร .
Castel Nuovo, chiamato anche Maschio Angioino o Mastio Angioino, รจ uno storico castello medievale e rinascimentale, nonchรฉ uno dei simboli della cittร di Napoli.
Il castello domina la scenografica piazza Municipio ed รจ sede della Societร napoletana di storia patria e del Comitato di Napoli dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, ospitato nei locali della SNSP. Nel complesso รจ situato anche il Museo Civico, cui appartengono la Cappella Palatina e i percorsi museali del primo e secondo piano. La Fondazione Valenzi vi ha la sua sede di rappresentanza, inaugurata il 15 novembre 2009 dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed altre autoritร , nell’ambito della celebrazione dei cento anni dalla nascita di Maurizio Valenzi.
Ingegnere presso la Federico II di Napoli, con master in Olanda. Ha mosso i primi passi nella logistica per la Napoli City Half Marathon a 18 anni, per
poi ricevere incarichi quali Information coordinator per lโAtletica leggera alle Universiadi 2019 di Napoli; fino a diventare, nel 2021, Transportation Manager per la International Swimming League.
Forte mezzofondista assoluto in etร giovanile, ha gareggiato con ottimi risultati in ambito nazionale e internazionale.
Organizzatore competente ed esperto, in particolare della sicurezza, ha contribuito al successo di molti grandi eventi, tra i quali la Napoli City Half
Marathon e il Grand Prix di Marcia.
Straordinaria la realizzazione del suo progetto โScampia รจโ, con grandi eventi sportivi e culturali in un quartiere ricco di energie positive.
Pediatra e maratoneta dilettante, ha fondato lโ ASD RuNaples per promuovere la Salute pubblica anche con grandi eventi di Corsa su strada; ne รจ stato il Presidente per 18 anni.
Molti gli eventi ideati e organizzati:
due gare con Campioni olimpici in carica, nove edizioni della corsa a tappe Le Colline di Napoli e quattro dellโattuale Napoli City Half Marathon, divenuta in due anni lโevento agonistico piรน partecipato di sempre in Italia Meridionale.
Laurea in Scienze Motorie, รจ stato Direttore tecnico dellโIstituto Superiore di Educazione Fisica dal 1992 al 2002. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali la Stella dโoro al merito sportivo nel 2012.
Fondatore della prima Maratona Internazionale di Napoli nel 1998, ne รจ stato il Presidente per oltre 15 anni.
Un grande sportivo: nato come ciclista e sciatore di fondo, รจ diventato il principale plurimaratoneta di sempre in Campania, manca pochissimo al traguardo delle 200 maratone, tutte di qualitร .
Presidente da 20 anni dellโASD Napoli Nord Marathon, ha fondato la Maratona Coast to Coast, realizzando il sogno di un evento di Corsa su strada che congiungesse Sorrento e Positano: la costa sorrentina con quella amalfitana.
Componente del comitato organizzatore di importanti eventi di corsa su strada: Le Colline di Napoli, la Napoli City Half Marathon e la Sorrento Positano.
Ha sviluppato competenze specifiche nellโamministrazione societaria; prezioso il suo contributo anche in tutti gli altri ambiti.
Maratoneta dilettante, componente del Comitato organizzatore de Le Colline di Napoli e della Napoli City Half Marathon.
Ha acquisito competenze specifiche nella logistica e nello sponsoring, ambiti fondamentali per poter organizzare eventi di qualitร .
Laurea in Scienze Motorie, รจ stato nazionale di Marcia, conquistando alcuni titoli italiani; atleta delle Fiamme Gialle dal 1983 al 1990.
Eโ poi diventato un ottimo maratoneta master. Finanziere, fisioterapista, tecnico federale di Atletica leggera. Dirige lโevento Neapolis Marathon con tutta la sua passione, competenza ed esperienza.
Esperta in marketing, comunicazione e pianificazione media, ha progettato e gestito Eventi a carattere culturale e commerciale per brand nazionali.
Allenata a gestire team complessi, per la prima volta mette a disposizione le competenze acquisite nel mondo dello Sport. Una sfida da vincere.
Podista dilettante e storico organizzatore di importanti eventi di corsa su strada: il Giro dei 4 Laghi (Campi Flegrei), Le Colline di Napoli, la Napoli City Half Marathon.
Da sempre vicino a tutte le esigenze degli atleti, prima, durante e dopo la gara; tutti gli riconoscono grande competenza e spirito di sacrificio.
Laurea in Scienze Politiche, รจ stato prima discobolo di livello assoluto per il Gruppo sportivo Esercito, poi runner e triatleta.
Ha organizzato numerosi e importanti eventi sportivi, tra i quali la Maratona Coast to Coast e la Napoli City Half Marathon.
Ha ricevuto unโonorificenza della Repubblica Federale di Germania, in ambito sportivo.
Eโ stato il Competition Manager per lโAtletica leggera alle Universiadi 2019 di Napoli.
Avvocato, moglie di Pietro Mennea, ha inaugurato con lui nel 2006 la Fondazione โPietro Mennea Onlusโ.
Questa si dedica alla diffusione dei valori dello Sport e a donazioni per la ricerca medico-scientifica, con particolare attenzione ai problemi di salute pediatrici.
Dal 2013, anno della prematura scomparsa di Pietro Mennea, ricopre la carica di Presidente della Fondazione.
Consulente Finanziario, anno 1977, Casertano di origine e Napoletano di adozione.
Appassionato da sempre per lo sport e per le attivitร allโaperto ha praticato a livello amatoriale diversi sport sia individuali che di gruppo. Negli ultimi anni si รจ appassionato alla montagna ed al trekking.
Nel 2014 entra nella RuNaples dove dร il suo contributo allโorganizzazione di due edizioni della Napoli City Half Marathon, allโepoca Mostra dโOltremare Half Marathon (Napoli MOHM), quale membro del comitato organizzatore, portando la manifestazione al raggiungimento di importanti traguardi.
Dal 2016 a maggio 2019 allโinterno della Napoli Running srl in qualitร di socio e responsabile della segreteria organizzativa porta la Napoli City Half Marathon alla Bronz label IAAF e la Sorrento Positano Ultra 54k alla Bronz label IUTA.
Su sua iniziativa nel 2018 nasce โIl Bosco in Rosaโ, gara ludico motoria nel Real Bosco di Capodimonte dedicata alle donne e con lo scopo di raccogliere fondi per attivitร benefiche.
Nel 2019 inizia gli allenamenti per il triathlon ma a causa di un infortunio รจ costretto a prendere una lunga pausa dalle attivitร sportive.
Ora in qualitร di socio e Segretario della SSD Neapolis Marathon si prefigge lo scopo di realizzare una Maratona degna per la cittร di Napoli, che da troppi anni attendeva impaziente il suo ritorno.
Add Comment